Intervista a Paolo Zorzi prima di Slam FC 12, il numero 5 dei pesi massimi italiani che sfiderà Marian Iovita, numero 4 del ranking, per il titolo Slam FC.

Dopo una serie di belle prestazioni sabato 4 febbraio avrai la possibilità di conquistare il titolo pesi massimi di Slam FC. È il traguardo più alto di questa tua seconda vita sportiva?

Quello dello Slam è un titolo importante, l’opportunità di combattere in questo evento, per questa cintura è unica e sicuramente uno dei più importanti di Italia. Però è un periodo in cui ho ricevuto tante proposte su questo livello, ad esempio avevo ricevuto un’offerta per combattere per il titolo ICF all’evento di Verona per sostituire Riccetti dopo il suo infortunio. Avevo già dato la mia parola per lo Slam, ho voluto dare la priorità a un impegno già preso. Per adesso però la cintura dello Slam in un match 5X5 è sicuramente il match più importante della mia carriera.

Il tuo avversario sarà l’imbattuto Marian Iovita (3-0), che ha un background nel pugilato, considerando che anche tu fai dello striking un punto di forza che tipo di match credi che ci aspetterà?

Lui è principalmente uno striker per cui in piedi dovrò stare molto attento. Che si svolga in piedi o a terra io sono pronto. La fortuna, il momento e tanti altri fattori potrebbe fare la differenza, sicuramente siamo allenati e preparati al meglio entrambi. Nei pesi massimi è sempre difficile fare previsioni, basta il colpo della domenica sul mento per far finire il match. Entreremo in gabbia per vincere tutti e due e poi si vedrà.

Oltretutto l’organizzatore, Marco Santi, nell’intervista in cui ci ha presentato la card, ha dichiarato che non corre buon sangue tra te e Iovita. Da dove nasce questa rivalità?

Questa è una cosa che voglio smentire. È stata una trovata pubblicitaria che hanno voluto fare in stile americano, presentando il match come una questione personale. Iovita non lo conosco di persona e non ho niente contro di lui, né contro Firenze. Se il clima è questo che avrò tutti contro e niente da perdere per me sarà il match ideale. Poi capisco che si voglia mettere un po’ di pepe all’incontro con queste uscite. Ma vorrei evitare fraintendimenti e questioni che vadano al di fuori dello sport, ci hanno già provato altre volte ma purtroppo non siamo in America. In Italia nel mondo degli sport da combattimento non siamo ancora pronti a questo tipo di propaganda. Anzi dopo il mio ultimo match Iovita mi ha anche fatto i complimenti, non c’è assolutamente cattivo sangue tra noi.

Si è parlato moltissimo dell’annullamento della tua vittoria al Milano In The Cage 6. La tua opinione l’avevi già detta nell’ultima intervista ai nostri micorfoni, ci sono aggiornamenti sull’esito del ricorso che ci avevi annunciato?

Il ricorso è stato fatto, per adesso però non ci sono aggiornamenti perché tutta la documentazione che è stata chiesta dalla mia parte alla FIGMMA ancora non è stata consegnata. Ci sono ritardi su ritardi nell’invio dei referti e dei filmati e questo fa intendere che qualcosa non torna. Nel momento in cui hai delle prove tangibili per arrivare alla decisione di un no contest a distanza di un mese e noi chiediamo di poterle vedere e ancora le stiamo aspettando, anzi anche gli stessi arbitri FIGMMA dell’evento le hanno richieste per capire, persone che non sono coinvolte con il mio team, ma anche loro non hanno ancora visto nulla. Una situazione paradossale, intanto i giorni passano e a farne le spese sono sempre io.

Per quanto riguarda il tuo futuro invece quali saranno i tuoi prossimi impegni e ci sarà il tanto chiaccherato secondo match contro l’avversario del tuo ultimo match Ivan Vicic?

Quest’anno mi stanno facendo tutte le offerte possibile e immaginabili, considerando che sarà l’ultimo in cui combatterò mi secca dire di no. Oltre al discorso aperto con ICF, ce n’è uno anche per Venator Lecco ma anche per quello se ne riparlerà dopo lo Slam, le due date sono molto vicine e se non ci saranno traumi o infortuni nel match di Firenze, probabilmente sarà il mio prossimo appuntamento. Poi rimane fisso l’impegno di Padova ad aprile, perché combatto in casa e non mancherò assolutamente per nessun motivo.

Ne approfitteremo per dare la rivincita a Vicic, ci tengo a sottolineare che è una rivincita perché io il primo match l’ho vinto. Se lui è convinto di aver perso per colpi proibiti che torni in Italia a sfidarmi di nuovo e vediamo se ha perso per quello o perché sono io il più forte. Sempre che accetti perché tra lamentarsi su Facebook e venire giù a prendere le botte c’è una grande differenza.

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Crediti immagine di copertina: Lorenzo Clementin

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Andrea Brenna

Studente di Scienze umanistiche per la comunicazione e grande appassionato di sport, scopro le MMA solamente un paio di anni fa ma è stato subito amore a prima vista.

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